Mario martone sta lavorando a un film su Giacomo Leopardi.
Ieri ho visto il nuovo film di Davide Ferrario, ed è un film intimamente “leopardiano”. comincia con una frase di Leopardi (“Ridendo dei nostri mali trovo qualche conforto…”), celebra il fascino e la luce della luna (su Torino, ma non solo…) ed è pieno di pillole leopardiane di grande intensità (“Dietro ogni paesaggio c’è un altro paesaggio che si percepisce con la vaghezza e l’indefinitezza dei fatti immaginativi”).
Era ora. finalmente riscopriamo leopardi. non come rudere o reperto del passato, ma come punto di vista utile alla comprensione della nostra contemporaneità. Francesi e tedeschi lo fanno da sempre: usano i loro grandi roamntici per capire il presente. noi no. finora no. finora siamo stati tutti sudditi neanche di manzoni, ma tutt’al più di verga. che il ritorno di leopardi sia il segno che sta cambiando il vento…?